Melisa Sacchi e Cristian Palomo, campioni mondiali di Tango Salon a Buenos Aires

melissaGli argentini Melisa Sacchi e Cristian Palomo sono i nuovi campioni mondiali nella categoria Tango Salon, conosciuta anche come “Tango de pista”. Un trionfo significativo per la 34enne Melisa e il 32 Cristian che vivono in periferia di Buenos Aires e che già nella passata edizione erano giunti al secondo posto nella stessa categoria, approdando anche in finale nella categoria “Escenario”.
Un sogno inseguito con grande determinazione dai due ballerini argentini che erano alla loro quarta finale mondiale.
Ben 500 coppie in gara ai mondiali, 36 nella finalissima al 
“Luna Park” di Avenida Madero,  davanti a circa 7000 persone. Ben cinque, le coppie argentine tra le prime sei classificate. Al secondo posto, Carlos Estigarribia y María Laura Sastría, al terzo posto, Lucas Gauto y Dana Zampieri, al quarto posto ex-aequo, Emanuel Ledesma y Carolina Couto, Daniel Boujon y Agustina Piaggio. A quinto posto i colombiani Douglass Risso y Jennifer Orjuela colombiano.
A fine dicembre dello scorso anno nei campioni mondiali avevano dichiarato di aspettarsi grandi cose per il 2016. Cristian e Melisa si conobbero quattro anni fa in una milonga di San Telmo, un quartiere di Buenos Aires ballando una tanda di D’Arienzo.
L’anno scorso come sottolineato giunsero al secondo posto. “Fu una grandissima esperienza – ha dichiarato alle agenzie di stampa nel post gara Cristian –  ci è servita moltissimo per migliorare ulteriormente.Bisogna sempre mantenere la concentrazione e lasciarsi catturare dalla musica”
“Ci siamo preparati tantissimo per questo risultato e finalmente è arrivato –
ha sottolineato Melisa–  dopo tante ore di sacrificio non ho parole per spiegare come mi sento”
Alla coppia vincitrice è andato un premio di 70mila pesos argentini che equivalgono a circa 4200 euro ma ciò che più conta sono i riflessi sulla loro carriera. Grazie a questo successo viaggeranno in tutto il mondo partecipando ai festival più importanti con tantissimi seminari e stage.

Pino Pasquariello

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